Cognomi abruzzesi
da toponimi (cfr.
Egidio Finamore: I nomi locali d’Abruzzo, Il Sodalizio letterario, 2001, Rimini)
Albanese,
Aq. È probabile che il toponimo sia un
riscontro del nome personale latino Albanus,
considerato il suffisso di appartenenza. Peraltro abbiamo in Italia anche il cognome
"Albanese", che il De Felice interpreta come l'etnico "oriundo
dell'Albania".
Ancarano,Te. Secondo una tradizione mitologica, deve il nome
alla dea etrusca Ancaria, venerata un tempo sul luogo. Nel mondo latino c'era
il nome personale Ancarius. II
suffisso -ano ha valore di
appartenenza. Da tale località è derivato il cognome Ancarani, diffuso
oltre che in Abruzzo, anche nell'Emilia e nelle Marche (E. De Felice).
Aquilano,
Te. Da un originario fondatore del piccolo centro, proveniente da L'Aquila,
ovvero dal suo soprannome riferito alla sua città di origine. Da notare che c'e
il cognome Aquilani "diffuso in Abruzzo, Marche e Lazio" (E.
De Felice), originario soprannome ispirato all'aquila, di persona acuta in vari
sensi
Bàrberi, Pe. Da cognome: variante di Bàrbaro,
di dubbia etimologia. Il De Felice suppone alla base un nome personale latino, Barbarus, dall' aggettivo barbarus, che significò in origine
balbuziente, ma poi "straniero", cioè che parla una lingua
sconosciuta.
Bazzano, Aq. Come Bazzano in prov. di Bologna e alcune altre
località tra Parma e Perugia, il nome deriva da Badianus, gentilizio latino. Il centro è frazione de L’Aquila a
m.594 s.l.m. Derivato il cognome italiano direttamente riflesso: Bazzano
(e Bazzani).
Brìttoli, Pe. Abbiamo
in Italia il cognome Britti, da cui probabilmente il toponimo con
suffisso diminutivo e pl. Da una proprietà antico-medioevale di tale famiglia.
Castel di Sangro, Aq. Il toponimo si distingue col nome del vicino fiume Sangro, che sfocia nell'Adriatico, l'antico Sagrus, dall'etimologia molto incerta. Da
qui trasse il proprio cognome la nobile famiglia
Sangro di Napoli, discendente del primo conte del castello dal 1093.
Castilènti,
Te. Antico Castro Lento o Lenti "castello di Lento":
tale almeno è l'etimologia affermata da altri. Si cita il cognome di una
gens anticoromana, la Lentula.
Celàno, Aq. Medioevale Celanum, da nome di persona di incerta interpretazione, probabile
lat. Caelus, o Celius (da cui Caelianus >
Celiano). Dal toponimo il cognome Celano, diffuso nel meridione.
Collarméle,
Aq. Colle, non tanto nel senso di
collina (il paese sorge a m. 835 s.l.m.), quanto in quello di depressione su
cresta montuosa, o di passo, valico, dal lat. collis. Il toponimo è composto col nome personale Armelio di
diffusione medioevale, dal gr. Armelos
< armè = "unione". Ne è
anche derivato il cognome Armelli e varianti diverse.
Flamignano,
Te. Il toponimo è un evidente prediale, dalla famiglia Flaminio. E' un cognome
di etimologia latina: Flaminius, di nota stirpe anticoromana, quella dei Flamini, a
cui appartenne anche un console, al quale si deve tra l'altro la costruzione
della via consolare Roma-Rimini.
Frondarola,
Te. Il toponimo è evidente voce diminutiva in -olo/a, che vuole definire la piccola località abitata, ricca di
verde frondoso. Esiste anche il cognome meridionale Frondaroli, ma in
questo caso escluderei un riferimento prediale al nome di famiglia: semmai, al
contrario, la derivazione di questo dal nome di luogo.
Lucignano,
Te. Diversi sono i centri abitati omonimi, ma specialmente in Toscana. Sembra
evidente l'origine prediale del nome col suffisso -ano di appartenenza, e un cognome di originaria base latina Lucius.
Mascioni,
Aq. Il toponimo rispecchia il nome di famiglia Mascioni, di dubbia etimologia.
Forse variante arbitraria del cognome "Mascia", più comune, con
suffisso accrescitivo, cognome a sua volta derivato, a quanto si è
sostenuto da altri, da maschio. Ma
l'etimologia è del tutto ipotetica: v'e chi sostiene la derivazione dal nome
personale latino Masius, e suffisso
accrescitivo.
Musellaro,
Pe. Toponimo prediale composto evidentemente col cognome Musella, molto
diffuso in Italia meridionale, e suff. –aro
(nel senso di appartenenza). È dubbia l'etimologia di base del cognome,
accostabile forse al nome anticoromano Musonius,
a sua volta derivato da mus
"topo".
Mutignano,
Te. Toponimo da cognome, a sua volta dal lat. Mutinianus, possibile da mutus,
originario soprannome dato a persona muta. Ma anche variante, non provata, di mutinensis "modenese", dalla
città di Mutina "Modena".
Nasuti, Ch.
E' un altro toponimo assegnabile al gruppo di quelli riflettenti un cognome,
Nasuti, originario soprannome di etimologia evidente.
Notaresco,
Te. Raro, se non proprio unico, il suffisso -esco, peraltro dal germ. -isch,
fra le desinenze indicanti nozione di proprietà (come il simile -asco). Abbiamo dunque qui un nome locale
composto con quello di un' antica famiglia Notaro, o variante di tale cognome.
E Notaro è uguale a "notaio", inizialmente appellativo professionale,
usato nel Medioevo anche davanti a nomi personali, divenuto quindi soprannome e
infine cognome.
Patèrno, Aq. Patèrno,
come anche diversi Paderno in Italia sett. Dal latino paternus
"paterno", sottinteso un praedium = "podere"
"proprietà agricola", nella toponomastica indicante un luogo
ereditato dal padre. Derivato dal luogo l'identico cognome (a Napoli).
Ranco, Ch. Nel dizionario dell'antico italiano ranco è sinonimo di "zoppo", si riferisce a chi
"avendo le gambe torte, cammina arrancando". Etimologia dal germanico
rank, da cui deriva anche il più noto
verbo "arrancare". Si è quindi affermato un possibile soprannome,
prima del cognome simile, da cui riflesso il toponimo, forse in quanto
luogo, almeno in origine, di difficile accesso.
Rendinàra, Aq. Il suffisso -ara
indica "luogo di presenza di..." Nel nostro caso, di non chiara
etimologia, sembra richiamato il cognome Renda, o meglio quello dei
Rendina, nobili, baroni, feudatari del sec.XV, presenti nell'antico regno di
Napoli.
Schiaviano,
Te. Il toponimo pare richiamare un cognome, tipo Schiavo, Schiavetti,
Schiavoni e simili.
Tarignano, Aq. Uno fra i numerosi toponimi rispecchianti un cognome
col suffisso anum -ano di
appartenenza: Qui si ha un gentilizio di origine celtica, Tarinios (G. Rohlfs, Studi e
ricerche su lingua e dialetti d'Italia)
Tèrmine, Aq. Due omofoni nell'alto Abruzzo. Peraltro abbiamo
in Italia diversi Termine e Termini. Luogo denominato con un vocabolo derivato
dal latino terminus in geografia nel
senso di zona "limite" o di "confine", di un determinato
terreno o territorio recintato. È peraltro possibile che il toponimo sia dovuto
al cognome Tèrmine, dal nome geografico, variante di Tèrmini, diffuso
soprattutto in Italia meridionale.
Tizzano, Te. È un altro toponimo ripreso da un nome di
famiglia, in questo caso di etimologia latina: dal personale Titius e suffisso –anus > ano di appartenenza. Il cognome Tizzano è diffuso
specialmente in Italia meridionale.
Venere, Aq.
Sembrerebbe un toponimo di ispirazione mitologica, ma riflette il cognome
Venere (più presente nel meridione d'Italia che a nord), dove troviamo anche
altre forme derivate. Si tratta, in quanto cognome, di formazione riflettente
il nome personale Venèrio, dal pers. latino Venerius,
a sua volta dalla dea Venere.
Viola, Te. Evidente toponimo dal cognome V., che a
sua volta rispecchia il nome proprio femminile ispirato al nome comune del
fiore (E. De Felice).
Volponi, Te.
Toponimo da nome di famiglia Volponi, una variante del cognome Volpe,
che è "cognomizzazione di un originario soprannome" (E. De Felice).
Zacchéo, T.
Dal nome di famiglia, appunto Zacchéo, presente non soltanto nel nord, ma anche
in Italia meridionale. Il cognome è derivato da un originario nome di
persona, latino Zacchaeus, a sua
volta ripreso dall’ebraico ant. Zakkay.
Il De Felice ricorda Zacchéo, citato nel Vangelo di Luca: il ricco pubblicano
che "convertito da Gesù, distribuì le sue ricchezze ai poveri".