mercoledì 28 febbraio 2018
Cognomi palermitani da animali, uccelli e pesci
Si fa presente che i cognomi preceduti da asterisco, pur essendo presenti anche a Palermo, sono tipici della Sicilia orientale (a tal proposito si veda: Gerhard Rohlfs: Dizionario storico dei cognomi nella Sicilia orientale, Lessici siciliani, Palermo 1984).
la) AGNELLO (fr., da segnalare una Agnello Rosa), * BOI (sic. bue), BOVE, BRACCO, CANEI/I, CAGNINA, CAPRA, CONIGLIO, *GUZZO (sic. guzzu = cucciolo, cagnolino), CAVALLO/INO, GATTO (fr.), MANZO, MORELLO, (LI), MULI, * PAPARELLA (sic. pàparu = maschio dell'oca), PAVONE, PECORA/ELLA, PORCELLO/I, STALLONE, TAURO, TROIA, VACCA/RELLA, VERRO, VITELLO/INO, *(LO)VOI (sic. bue, cfr. BOI).
lb) BABBOINO, (sic. babbuinu = babbuino, uomo contraffatto) *BOMBACE/I (sic. lumaca), BUFALO/INO, *BUFFA (sic. rospo), *CARDAMONE (cal. neonato di ghiro), CASTORO, CERVO/A, *CRAPISI (sic. craparu = capriolo), DRAGO, *FARFOGLIO (cal. farfàglia = sorta di farfalla), * GIACALONE (fr. sic. giacaluni = sorta di ghiro), LEONE, LEPRE/I/, LEPORE, LEOPARDI, LUPO, (fr.), *MARUCA (cal. chiocciola), PARDO, RENNA, RICCIO, *TALLARITA (sic. taddarita = pipistrello), TASSO, URSO/D'URSO, VOLPE(S).
lc) BISCIONI, *CELONA/E (cal. xelone = tartaruga), *SCORSONE (sic. scursuni = sorta di serpe), *STRACUZZI (sic. stracuzza = tartaruga).
ld) *ADORNO (cal. adornu = specie di falco), *ASTORINO (piccolo astore), ANATRA, AQUILA, AUGELLO/AUC(C)ELLO/UCCELLO, *CALANDRA (cal. lodola) CAPPONI, CARDILLO (cardellino), CICALA, CIGNO, COLOMBO/A, *CORICA (cal. sic. gr . kòrakos = corvo), CORVO/BO, FALCO/FALCHETTI/FALCONE (fr.), GALLINA, GALLO, (fr.), *GERACI (cal. sic. gr . jeràki = sparviere), GRILLO,*LAGRUA (gru), LE QUAGLIE, MAGGIOLINO, MERLO/INO, MOSCA/ONE, OCA, PALOMBA/PALUMBO, PAPPAGALLI, PASSARO/PASSERI/INO, *PARRELLA (cal. parrilla = cinciallegra), PELLICANO/I, *PERDICHIZZI (perniciotta), PERNICE, *PICA (cal. ghiandaia), PICCIONE, *PINZONE (sic. pinsuni = fringuello), * PIPITONE (fr. sic. pipituni = upupa), * RINDONE (cal. rinnune = rondine), RONDINELLA, RUSIGNOLO (francesismo = usignolo), * SPROVIERI (sic. sprivieri = sparviere), TURTURA/TORTORA/ELLA, TURDO (tordo), *ZIINO (sic. ziinu = sorta di passeraceo, fanello).
1e) *ADDOTTA, (cal. addotta = sorta di pesce), AGUGLIA (lat. belone acus ), AIOLA (lat. Pagellus Mormyrus = mormora), BALENA, CALAMARO, CAPONE (lat. trigla corax ), CEFALI, *CIRINO (sic. cirinu = cefalo), DENTICI, GAMBERO, NASELLO, *PATELLA, (cal. sic. patella = sorta di mollusco), PESCE, *PURPURA (fr. sic. purpura = sorta di conchiglia marina), *RAIA (fr. sic. raja = razza), * RIZZA (sic. cal . rizza = riccio di mare), SARDINA, *SPATOLA (fr. cal. sic. spatula = pesce bandiera), *TUMBARELLO (sic. tummareddu = delfino), TODARO (sic. totano = varietà di calamaro), TRIGLIA.
sabato 24 febbraio 2018
Cognomi riminesi di probabile origine araba
Cognomi riminesi di probabile origine araba
ASCARI - Per questo cognome si può
presupporre, oltre a una derivazione dall'arabo ASKAR = esercito o ASKARI =
soldato, anche una origine germanica da antico nordico ASS = Dio + longobardo
GAIR = lancia, quindi, in questo caso: "lancia divina .
Cfr. Anscharius, Foerst.148 - Pellegrini, I, 378.
Cfr. Anscharius, Foerst.148 - Pellegrini, I, 378.
CAIMI - A Rimini pronunciato con accento
sulla prima I, mentre a Genova dove il cognome si è storicamente affermato,
viene pronunciato con accento sulla A. Deriva probabilmente da arabo QAIM =
colui che esegue il volere di Dio. Potrebbe però essere anche la voce CAINO che
in molti testi italiani antichi è detto CAIM. Pellegrini, I,384 – II,
414 Fu
designazione di califfi Abbasidi di Bagdad. Caetani, I, 183.
CATTANI - Forse da QATTAN = cotoniere, ossia
coltivatore/mercante di cotone. Caetani, I, - Pellegrini, 1, 230.
FACCHINI - È stata inoppugnabilmente
dimostrata la sua derivazione, come voce di mestiere, dalla voce araba FAQIH =
dottore in legge, teologo, e solo successivamente una degenerazione semantica
che ha portato al significato attuale di "portabagagli".
Pellegrini, I,
375.
GAFFARELLI - Presupponibile una provenienza
araba da GAFUR = misericordioso, ma altrettanto probabile una derivazione
germanica dal longobardo WAIFA = bosco, terra di nessuno. Pellegrini, 1,388.
GALEFFI - Presupponibile una origine
dall'arabo HALAF/HALIF = successore, titolo comunissimo nell'onomastica
musulmana. Pellegrini, 1,386.
Possibile anche derivazione da antico italiano "caleffo" = burla. REW 4708.
Possibile anche derivazione da antico italiano "caleffo" = burla. REW 4708.
RAGAZZINI - Dall'italiano
"ragazzo". Ormai definitivamente certa la sua derivazione da arabo
RAQQAS = galoppino, garzone, servitore. Pellegrini, 1, 233.
TABACCHI - Diffuso anche in Liguria, è
senz'altro l'arabo TABBAH = cuoco. Pellegrini, 1, 398. Ad esso forse si
connette etimologicamente la voce romagnola dialettale "tabàc" =
ragazzo.
TAMBURINI - Molto diffuso nel riminese. Dalla voce
italiana "tamburo" che viene dal persiano TABIR con sovrapposizione
dell'arabo TUNBUR = strumento musicale, specie di lira. Pellegrini, 1, 98.
venerdì 23 febbraio 2018
Cognomi da titoli nobiliari
Come ho già scritto in
questo blog, il ‘de’ seguito dall'ablativo del nome significa provenienza
generativa. Questo è il motivo per cui l'uso di scrivere talvolta sia il ‘de’, sia il ‘di'’ con la ‘d' maiuscola è sempre
errato e privo di significato. Tutte voci che seguono sono tratte da E. De
Felice, Dizionario dei cognomi italiani, 1978.
Ré.
VARIANTI: Rège, Règi, Règis e Règibus; Del Ré, De Rège, De Règis e De Règibus;
Lo Ré. // Diffuso in tutta l'Italia, con più alta frequenza per Re nel
Nord-Ovest (Lo Re è proprio dell'estremo Sud), è la cognominizzazione di
antichi nomi o soprannomi formati da ré (o dalle forme più o meno corrette
della declinazione del corrispondente
latino rex regis, spec.
nell'ablativo pl. de regibus o regis), riferiti
sia al neonato come
"re" della festa familiare, sia a chi viene eletto
"re" di feste o brigate o a chi vince il titolo di "re" di
gare varie, sia a chi è il "re" di un'arte o di un mestiere.
Prìncipe.
VARIANTI: Prìncipi, Préncipe; Del Prìncipe. DERIVATI: Principato. // Diffuso
nel Sud (ma Principe e Principi, sporadicamente, anche in altre regioni), ha
alla base un nome e soprannome Prìncipe, formato da prìncipe con valore
augurale, o in relazione a primati e vittorie in feste e gare, o anche al fatto
di risiedere e lavorare in casa di prìncipi.
Duca.
VARIANTI: Duchi, Duc; Del Duca; Lo Duca e La Duca. ALTERATI e DERIVATI:
Duchini; Ducati e Ducatèlli. // Diffuso nella forma base Duca in tutta
l'Italia, ma con bassa frequenza; Duc è valdostano, Del Duca è comune nel
Napoletano e nelle zone limitrofe, Lo Duca e La Duca sono siciliani, Duchini è
centrale e Ducati è prev. trentino, veneto e emiliano. Alla base è il nome e
soprannome medioevale Duca, da duca, che solo eccezionalmente sarà riferito a
chi riveste il titolo nobiliare o il potere ducale, ma normalmente avrà
indicato persone al servizio di un duca o che comunque ne dipendevano, o avrà
avuto un valore scherzoso e figurato.
Marchési.
VARIANTI: Marchése; Marchesich. ALTERATI: Marchesèlli, Marchesini e Marchesìn,
Marchesòtti, Marchesóni. // Diffuso in tutta l'Italia, con diversa
distribuzione e frequenza secondo le varie forme: Marchese predomina nel Sud e
in Liguria, Marchesi nel Nord; Marchesich è giuliano, Marchesini è prev.
emiliano e Marchesìn veneto. Ha alla base un soprannome formato da marchése,
che nel Medio Evo indicava il signore, il feudatario di una marca, cioè una
contea di confine, e poi divenne un titolo nobiliare (immediatamente inferiore
a quello di duca). Ma il soprannome sarà stato dato per lo più a chi aveva
rapporti di dipendenza con un marchese, oppure in sensi fig. non più recuperabili.
Cónti.
VARIANTI: Cónte, Cònt, Cunto e Cunti;
Contéssa; del Cónte; Lo Cónte e Locónte,
Li Cónti e Licónti. ALTERATI: Contiéllo, Contini e Contino, Contìn, Continèlli e Contìnoli, Conticèlli e
Conticèllo, Conticini, Contuzzi. // Le forme base Conte e Conti, e Contini,
sono diffuse con diversa ma sempre alta
frequenza in tutta l'Italia: Cónt e Contìn sono Veneti, Cunto e Contiéllo del Napoletano, del
Conte è toscano, i tipi con Lo e Li del Sud, Contoli e Continoli emiliani. La
base è il nome medioevale Cónte (f. Contéssa), formati, attraverso titoli e
nomi di dignità e di carica e più spesso soprannomi, da cónte (f. contèssa),
che continuano il latino comes comitis (f. comitissa, nel latino medioevale),
"compagno (di viaggio)" e poi "alto funzionario del seguito
dell'imperatore". Nel Medio Evo cónte assunse anche altri sign., e spec.
quello di alto dignitario investito dal re o dall'imperatore di poteri vari, e
preposto a una contea, quindi signore autonomo e sovrano di contee o altri
territori, per diventare infine titolo nobiliare (ma il nome normalmente
indicava chi era al servizio di un conte, o comunque ne dipendeva, o continuava
soprannomi scherzosi e allusivi).
Baróne.
VARIANTI: Baróni e Barón, Baròni;
Varòne, Varòni, Varuni e Varróne. ALTERATI e DERIVATI: Baroncèlli e
Baronchèlli, Baroncini, Barèlli, Barèllo e Barèl, Baréi, Barèlla e Barellini,
Barétti, Barétto e Barét, Barettini e Barettìn, Barettóni e Barettón, Barini,
Barucci e Baruzzi, Baruzzo, Barusso, Baròcci e Baròzzi, Barozzini, Baròtti,
Barutti, Barònti e Barontini. // Diffuso in tutta l'Italia, con punte massime
di frequenza per la forma fondamentale Barone e Baroni in Liguria, Lombardia,
Emilia e dalla Campania (epicentro del tipo Varone con scambio di b e v) alla
Sicilia; Baroncèlli e Baronti prevalgono in Toscana, Baroncini è comune spec.
in Emilia-Romagna (è il cognome più frequente a Imola); Barón, Barèl e Baréi,
Barét sono propri delle Venezie. È la cognominizzazione del soprannome e poi
nome di origine germ. Baro e Baróne che, con molti alterati e derivati, già
appare in iscrizioni latine del V e VI secolo (Baro) e quindi, dall'VIII al IX
secolo, in documenti di varie regioni italiane (Barone e Baronius, forma questa
latinizzata continuata nella variante Barònio; Baroncius e Baroncellus,
Baroncinus; Baruccius e Baroccius o Barocius, ecc.). Il personale germ. Baro,
di tradizione varia, forse già latina tarda o gotica, poi longobardica, franca
e anche tedesca, ha alla base il sost. *baro, caso retto, e *barone, caso
obliquo (secondo la declinazione germ. latinizzata in -o, -onis), da *bara-
"uomo libero" e "guerriero, combattente coraggioso,
valoroso" (e solo più tardi "barone", come titolo e grado
feudale che scarsamente ha influito sui nomi e cognomi italiani, del resto già
affermati in età franca).
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