venerdì 29 marzo 2019

Cognomi imperativali


Cognomi imperativali

Sono quelli che hanno al loro interno una foma verbale all’imperativo. Alcuni esempi tratti da F. Violi, Cognomi a Modena e nel Modenese, Il Fiorino, Modena, 2007:

Benassi - Anche questo cognome, attestato specialmente a Modena e a Carpi, che riflette una forma imperativale italiana Be(ne)nasci, è beneaugurante per la venuta al mondo di un bimbo.
Cottafava - È cognome d'origine soprannominale e d'estrazione agreste. Andrà letto probabilmente «accatta fava», cioè «raccogli fava» (lat. < capta fabam), uno dei tanti composti imperativali, come Bevilacqua, Ligabue, Menabue, ecc.
Crisci - Dal personale medievale Crissius e Crescius, diffusi a tutt’Italia, è mosso il cognome, alla cui base sta una forma imperativale del verbo lat. cresco.
Ligabue - Da un soprannome significante “lega i buoi” usato in senso derisorio o scherzoso per una persona che aveva l’unico incarico di aggiogare i buoi all’aratro.
Nascimbeni - Cognome originatosi nella zona dell’Alto Garda (Riva del Garda e Arco). Dal nome Nascimbene “nasci in bene [per avere una vita felice]”. Il nome, che oggi non è più usato, fu piuttosto comune lungo tutto il corso del medioevo.

I cognomi imperativali sono in realtà numerosissimi, a tal fine basta consultare D. Olivieri: I cognomi della Venezia Euganea, Saggio di uno studio storico etimologico, Olschki Editore, Genève, 1924, cap. IV, a), pp. 187/193.
Molto interessante a tal proposito anche quanto scrive G. Rapelli nel suo I cognomi del territorio veronese, Cierre, 2007, p. 39, n. 65 : “Alcuni mettono in dubbio che nei cognomi si possano ravvisare formazioni “imperativali”, sostenendo che quelle così definite sono in realtà formazioni tratte dal “presente” dei verbi. In effetti, p. es. CANTAMESSA potrebbe essere inteso come “uno che canta la messa”…… La provenienza da forme imperativali, tuttavia, è assicurata dai verbi della II coniugazione: così, p. es., BEVILACQUA non può essere interpretato come “egli beve l’acqua”, ma come “bevi l’acqua!”.

lunedì 4 marzo 2019

Perchè l'onomastica.


Perché l’onomastica.

L’inizio di uno studio rigoroso e sistematico dell’antroponomastica si può far risalire all’opera di E. De Felice (Dizionario dei cognomi italiani - DCI) uscita nel 1978.
Scrive a tal proposito G. Caracausi nel primo volume del suo “Dizionario onomastico della Sicilia” (I, XXV): “Da quando l’onomastica ha assunto la dignità e il rigore di scienza storico-comparativa, è stato spesso e autorevolmente ripetuto come sia necessario raccogliere il più gran numero di testimonianze documentarie per risalire … alla forma più antica del nome sottoposto ad analisi per non cedere al fascino di assonanze ingannevoli”.
Da ciò si evince il ruolo importantissimo della storia per l’antroponomastica. Scrive infatti De Felice nella Introduzione alla sua opera (p. 11) : “Il linguista – e necessariamente specialista di onomastica - … è ben consapevole di fare sincronia e insieme diacronia, descrizione e insieme storia, e di fatti o processi non esclusivamente e a volte neppure prevalentemente linguistici, ma anche culturali, sociali e economici e quindi politici, e anche di geografia umana.”
L’onomastica, come del resto la toponomastica, si caratterizza per l’assenza di funzione significativa, ma mentre la prima è mobile per cui è difficile individuarne il centro di diffusione, la seconda è statica. Diversa è anche la loro produttività: molto sviluppata la prima con molti alterati, derivati, ecc., quasi nulla quella della seconda. (Caracausi, I, XXVI).

venerdì 1 marzo 2019

Il soprannome nella formazione cognominale


Il soprannome nella formazione cognominale

L’importanza dei soprannomi nella formazione dei cognomi è unanimemente riconosciuta dai linguisti; a ciò si aggiunga la valenza che essi rivestono per lo studio di usanze, credenze e costumi popolari di determinate popolazioni e delle loro classi sociali. Per non parlare della loro rilevanza nello studio dei dialetti che, nonostante il loro declino, rimangono pur sempre un patrimonio linguistico importantissimo.
Gli unici soprannomi per i quali si può individuare con certezza il motivo della nascita sono quelli riconducibili a un nome proprio o a un cognome. Per gli altri si può solo supporre che abbiano giocato un ruolo le caratteristiche fisiche in generale o una parte del corpo in particolare, le qualità caratteriali o spirituali, la somiglianza fisica o comportamentale, intesa naturalmente in senso metaforico, ad animali o a prodotti del mondo vegetale e infine la professione e il luogo di origine. Comunque, soprattutto per quelli dialettali, l’intento canzonatorio sopravanza di gran lunga quello riguardoso.
Nei piccoli centri il soprannome originario del capostipite si tramandava per generazioni a tutti i discendenti e non era raro che esso fosse più conosciuto del nome di famiglia, anche perché permetteva di distinguere fra nulei famigliari di uguale cognome. (G. Vezzelli, I cognomi nel Riminese, Il Ponte Vecchio, 2013, p. 12)

I cognomi dell'orto

  I COGNOMI DELL’ORTO   Aglio Anguria pochissimi Asparagi pochi Basilico abbastanz Bietola pochissimi Carciofo pochi Cardo...