Cognomi imperativali
Sono quelli che hanno al loro interno una
foma verbale all’imperativo. Alcuni esempi tratti da F. Violi, Cognomi a Modena
e nel Modenese, Il Fiorino, Modena, 2007:
Benassi
- Anche
questo cognome, attestato specialmente a Modena e a Carpi, che riflette una
forma imperativale italiana Be(ne)nasci, è beneaugurante per la venuta
al mondo di un bimbo.
Cottafava
- È
cognome d'origine soprannominale e d'estrazione agreste. Andrà letto
probabilmente «accatta fava», cioè «raccogli fava» (lat. < capta fabam),
uno dei tanti composti imperativali, come Bevilacqua, Ligabue, Menabue,
ecc.
Crisci
- Dal
personale medievale Crissius e Crescius, diffusi a tutt’Italia, è
mosso il cognome, alla cui base sta una forma imperativale del verbo lat. cresco.
Ligabue
-
Da un soprannome significante “lega i buoi” usato in senso derisorio o
scherzoso per una persona che aveva l’unico incarico di aggiogare i buoi
all’aratro.
Nascimbeni
- Cognome
originatosi nella zona dell’Alto Garda (Riva del Garda e Arco). Dal nome Nascimbene “nasci in bene [per avere una vita felice]”. Il nome, che oggi
non è più usato, fu piuttosto comune lungo tutto il corso del medioevo.
I cognomi imperativali
sono in realtà numerosissimi, a tal fine basta consultare D. Olivieri: I cognomi della Venezia Euganea,
Saggio di uno studio storico etimologico, Olschki Editore, Genève, 1924, cap. IV,
a), pp. 187/193.
Molto interessante
a tal proposito anche quanto scrive G. Rapelli nel suo I cognomi del territorio
veronese, Cierre, 2007, p. 39, n. 65 : “Alcuni mettono in dubbio che nei
cognomi si possano ravvisare formazioni “imperativali”, sostenendo che quelle
così definite sono in realtà formazioni tratte dal “presente” dei verbi. In
effetti, p. es. CANTAMESSA potrebbe essere inteso come “uno che canta la
messa”…… La provenienza da forme imperativali, tuttavia, è assicurata dai verbi
della II coniugazione: così, p. es., BEVILACQUA non può essere interpretato come
“egli beve l’acqua”, ma come “bevi l’acqua!”.