Il soprannome nella formazione
cognominale
L’importanza dei soprannomi nella
formazione dei cognomi è unanimemente riconosciuta dai linguisti; a ciò si
aggiunga la valenza che essi rivestono per lo studio di usanze, credenze e costumi
popolari di determinate popolazioni e delle loro classi sociali. Per non
parlare della loro rilevanza nello studio dei dialetti che, nonostante il loro
declino, rimangono pur sempre un patrimonio linguistico importantissimo.
Gli unici soprannomi per i quali
si può individuare con certezza il motivo della nascita sono quelli
riconducibili a un nome proprio o a un cognome. Per gli altri si può solo
supporre che abbiano giocato un ruolo le caratteristiche fisiche in generale o
una parte del corpo in particolare, le qualità caratteriali o spirituali, la
somiglianza fisica o comportamentale, intesa naturalmente in senso metaforico,
ad animali o a prodotti del mondo vegetale e infine la professione e il luogo
di origine. Comunque, soprattutto per quelli dialettali, l’intento canzonatorio
sopravanza di gran lunga quello riguardoso.
Nei piccoli centri il soprannome
originario del capostipite si tramandava per generazioni a tutti i discendenti
e non era raro che esso fosse più conosciuto del nome di famiglia, anche perché
permetteva di distinguere fra nulei famigliari di uguale cognome. (G. Vezzelli,
I cognomi nel Riminese, Il Ponte Vecchio, 2013, p. 12)
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