venerdì 1 marzo 2019

Il soprannome nella formazione cognominale


Il soprannome nella formazione cognominale

L’importanza dei soprannomi nella formazione dei cognomi è unanimemente riconosciuta dai linguisti; a ciò si aggiunga la valenza che essi rivestono per lo studio di usanze, credenze e costumi popolari di determinate popolazioni e delle loro classi sociali. Per non parlare della loro rilevanza nello studio dei dialetti che, nonostante il loro declino, rimangono pur sempre un patrimonio linguistico importantissimo.
Gli unici soprannomi per i quali si può individuare con certezza il motivo della nascita sono quelli riconducibili a un nome proprio o a un cognome. Per gli altri si può solo supporre che abbiano giocato un ruolo le caratteristiche fisiche in generale o una parte del corpo in particolare, le qualità caratteriali o spirituali, la somiglianza fisica o comportamentale, intesa naturalmente in senso metaforico, ad animali o a prodotti del mondo vegetale e infine la professione e il luogo di origine. Comunque, soprattutto per quelli dialettali, l’intento canzonatorio sopravanza di gran lunga quello riguardoso.
Nei piccoli centri il soprannome originario del capostipite si tramandava per generazioni a tutti i discendenti e non era raro che esso fosse più conosciuto del nome di famiglia, anche perché permetteva di distinguere fra nulei famigliari di uguale cognome. (G. Vezzelli, I cognomi nel Riminese, Il Ponte Vecchio, 2013, p. 12)

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